« Venezia Deserta » foto del Lockdown Coronavirus Covid-19 a Venezia

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Il Lockdown a Venezia in Marzo 2020:

8 marzo 2020.

A seguito dell’epidemia di COVID-19, tutto si ferma a Venezia e la città entra in una severa e storica quarantena.

il Canal Grande di Venezia durante il lockdown del Covid-19 a Venezia all primavera 2020

Canal Grande di Venezia Un cielo senza aerei, strade e piazze senza un’anima viva, canali senza barche, tutto lo spazio è a completa disposizione degli uccelli.

Una cosa mai vista!

Venezia non era mai apparsa così: negozi chiusi, tende abbassate, strade deserte, canali trasformati in specchi che nulla poteva rompere, un silenzio totale.

Niente gondole, niente passanti, niente parole, niente ciao che risuonano da una strada all’altra, spazi vuoti, niente bambini a correrci e riempirli con le loro grida acute.

Venezia Deserta, il Campanile di San Marco e il Palazzo Ducale durante il lockdown del Coronavirus Covid-19 a Venezia e

Campanile di San Marco Neanche la più piccola imbarcazione in circolazione, a parte qualche vaporetto e rari battelli che trasportano merci.

Niente più campane per le messe, solo il rintocco delle ore, l’unico e ultimo suono regolare della giornata.

Uscendo di casa, abbiamo prima sentito un curioso sentimento misto di vulnerabilità e piacere.

Abbiamo provato una sorta di ansia incontrollabile di fronte al nulla silenzioso di questa strana Venezia addormentata.

Ma tutto ciò è stato cancellato rapidamente, soggiogato dal potere della magia di Venezia: questa storica letargia è stata l’occasione di un tête-à-tête che ha trasformato il piombo della preoccupazione nell’oro di un’intimità ritrovata.

Questo vuoto, questa straordinaria situazione in totale rottura con l’esperienza passata, ci ha portato a momenti eccezionali di pace e silenzio in cui la bellezza rivelata ha catturato l’intero essere.

Momenti privilegiati di felicità in cui l’impossibile e l’inimmaginabile diventano realtà:
vedere e avere Venezia solo per sé, come nei sogni più sfrenati.

Venezia come non avremmo mai osato immaginarla.